Né le illazioni e le combinazioni degli storici della economia, o di quelli che narrano la storia in genere sul filo conduttore dei fenomeni economici, son sempre tanto plausibili e concludenti, che non si senta il bisogno di dire: qui conviene ricominciar da capo. Ma ciò che sta indubitabile è il fatto, che presentemente tutta la storiografia tende a diventare una scienza, o, meglio, una disciplina sociale; e quando questo moto, per ora incerto e multiforme, verrà a compimento, gli sforzi degli eruditi e dei ricercatori metteranno capo inevitabilmente nella accettazione del materialismo economico. Per tale incidenza di sforzi e di lavori scientifici, che partono da così diversi punti, la concezione materialistica di tutta la storia finirà per penetrare le menti, come una definitiva conquista del pensiero; il che toglierà, in fine, ai fautori e agli avversarii la tentazione di parlarne, pro e contro, come usa delle tesi di partito.
Oltre ai sussidii diretti, qui innanzi accennati, la nostra dottrina ne ha di molti altri indiretti; come ha anche degli istruttivi riscontri in molte delle discipline, nelle quali, per la maggiore semplicità dei rapporti, fu più agevole l'applicazione del metodo genetico. Il caso tipico è nella glottologia, e in modo specialissimo in quella che ha per oggetto le lingue ariane.
Dalla evidenza e perspicuità di processo, di analisi e di ricostruzione che è propria di tali discipline, e specie della glottologia, gli è certo, fino ad ora, assai remota l'applicazione del materialismo storico.
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