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      In questo dramma apparvero sempre come condottieri della società gli uomini che si chiamano eminenti, o grandi, e dalla presenza loro l'empirismo ha argomentato, che essi fossero i principali autori della storia stessa. Ricondurre la spiegazione del loro apparire alle cause generali e alle condizioni comuni della struttura sociale, è cosa che perfettamente armonizza coi dati della nostra dottrina; ma provarsi ad eliminarli, come volentieri farebbero certi affettati oggettivisti del sociologismo, gli è una vera fatuità.
     
      E in conclusione, il seguace del materialismo storico, che si metta ad esporre e a raccontare, non deve far ciò schematizzando.
      La storia è sempre determinata, configurata, infitamente accidentata e variopinta. Essa ha combinatoria e prospettiva.
      Non basta di avere eliminato preventivamcnte il presupposto dei fattori; perché chi narra si trova di continuo a fronte di cose, che paiono disparate, indipendenti, e per sé stanti. Cogliere l'insieme come insieme, e scorgervi i rapporti continuativi di serrati accadimenti, ecco la difficoltà.
      La somma degli accadimenti strettamente consecutivi e serrati, è tutta la storia; il che è quanto dire tutto quello che noi sappiamo dell'esser nostro in quanto siamo esseri sociali, e non più semplicemente animali.
     
     
      XII.
     
     
      Nel successivo insieme, e nella continuativa necessità di tutti gli accadimenti storici, non è, dunque, domandano alcuni, nessun senso, né alcuna significazione? Cotesta interrogazione, o che parta essa dal campo degli idealisti, o ci arrivi dalle bocche dei più cauti critici, certamente, e in tutti i casi, come s'impone all'attenzione nostra, così esige una adeguata risposta.


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Del materialismo storico
Dilucidazione preliminare
di Antonio Labriola
pagine 163