Questa Europa, maestra a tutto il resto del mondo, ha visto di recente oscillare i rapporti della politica degli stati di cui consta, per una rivolta nel Transvaal, e per un insuccesso delle armi italiane in Abissinia, proprio di questi ultimi giorni (3).
I secoli che han preparato e portato alla forma sua attuale il dominio economico della produzione borghese, hanno anche sviluppata la tendenza ad unificare la storia sotto una veduta generale; e per cotal modo rimane spiegata e giustificata la ideologia del progresso, che informa tanti libri di filosofia della storia e di Kulturgeschichte. La unità di forma sociale, ossia la unità di forma capitalistica nella produzione, cui la borghesia tende da secoli, s'è venuta a riflettere nel concetto della unità della storia, in forme tanto suggestive quante non ne potea mai dare al pensiero l'angusto cosmopolitismo dell'impero romano, né quello unilaterale della chiesa cattolica.
Ma cotesta unificazione della vita sociale, per opera della forma capitalistica borghese, si sviluppò la prima volta, e continua ora a svolgersi, non secondo regole, e piani, e preconcetti disegni; ma, anzi, per via di attriti e di lotte, che nell'insieme formano un colossale intrigo di antitesi. Guerra al di fuori, e guerra al di dentro. Lotta incessante fra le nazioni, e lotta incessante fra i componenti le singole nazioni. Ed è tanto complicato l'intreccio delle opere e delle azioni di tanti emuli, concorrenti e contendenti, che la coordinazione degli eventi sfugge assai spesso all'attenzione, per esser cosa poco facile il coglierne l'intimo nesso.
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