Costoro intendono il pensato ed il saputo come cose che esistano materiatamente; ma non intendono il pensare ed il sapere come operosità che siano in fieri. Costoro son metafisici, secondo il senso che Engels attribuisce a cotesta parola, e che, veramente, non è il solo che quella parola abbia o possa avere: secondo il senso, in somma, che Engels le attribuisce per via d'una insistente amplificazione della caratteristica che Hegel applicava agli ontologisti come Wolf e simiglianti.
Ma che forse Marx, nello scrivere da pubblicista insuperato, nel periodo di tempo dal 1848-60, i suoi saggi di storia contemporanea e i suoi memorabili articoli di giornale, ebbe mai la pretesa di atteggiarsi a compiuto istoriografo; la qual cosa non gli sarebbe forse riuscito d'esser mai, non essendo questa la vocazione e l'attitudine sua? O che forse Engels, nello scrivere l'Antidüring, che fino all'ora presente è il più compiuto libro di socialismo critico, il quale reca a un di presso tutta quella filosofia che occorre alla intelligenza del socialismo stesso, s'è mai sognato di descriver fondo, nel giro di così breve e squisitissimo lavoro, all'universo scibile, e di segnare in perpetuo i termini della metafisica, della psicologia, dell'etica, della logica e come altro si chiamino, o per ragioni intrinseche di obiettiva partizione, o per ripiego e comodo e vanità dei professanti l'insegnamento, le sezioni dell'enciclopedia? O che è forse il Capitale una di quelle tante enciclopedie di tutto lo scibile economico, delle quali ora precisamente i professori, specie se tedeschi, van riempiendo il mercato?
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