Pagina (47/79)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La ribellione delle forze produttive contro la forma della produzione, ossia la lotta del lavoro vivo contro il lavoro accumulato, si fa ogni giorno più palese. Il sistema borghese è oramai su le difese, e rivela lo stato e la posizione sua in questa singolare contraddizione, che, cioè, il pacifico mondo della industria è diventato un immane accampamento, entro del quale vegeta il militarismo. L'epoca dell'industria pacifica è diventata, per l'ironia delle cose, l'epoca del continuo ritrovamento di nuovi e più potenti mezzi di guerra e di distruzione.
      Il socialismo s'è imposto. Per fino i semisocialisti, per fino i ciarlatani che ingombrano di sé la stampa e le assemblee dei nostri partiti, non sempre senza imbarazzo nostro, sono un omaggio che le vanità e le ambizioni di ogni maniera rendono a modo loro alla nuova potenza che sorge all'orizzonte. Malgrado il divieto anticipato del socialismo scientifico, che non è dato a tutti d'intendere, pullulano e si moltiplicano ogni istante i farmacisti della questione sociale, che han tutti qualcosa di particolare da suggerire o da proporre, per curare od eliminare questo o quel malanno sociale; - nazionalizzazione del suolo; monopolio dei grani da parte dello stato; statificazione delle ipoteche; municipalizzazione dei mezzi di trasporto; finanza democratica; sciopero generale; - e così via, da non finirla mai! Ma la democrazia sociale elimina tutte coteste fantasie, perché l'istinto della propria situazione induce i proletarii, appena si addestrino nell'arena politica, ad intendere il socialismo in modo integrale1. A intendere, cioè, che ad una cosa sola essi devono soprattutto mirare: all'abolizione, cioè, del salariato: che una sola forma di società è quella che rende possibile, e anzi necessaria, la eliminazione delle classi: e cioè l'associazione che non produce merci; e che tal forma di società non è più lo stato, anzi è il suo opposto, ossia il reggimento tecnico e pedagogico della convivenza umana, il selfgovernment del lavoro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

In memoria del Manifesto dei comunisti
di Antonio Labriola
1895 pagine 79