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      Il Manifesto, come non avea scritto, secondo l'uso degli utopisti, l'etica e la psicologia della società futura così non dettò la meccanica di questo processo di formazione e di sviluppo, in cui noi ci troviamo. Era già molto che alcuni pionieri dischiudessero la via, su la quale conviene di mettersi per intenderla e provarla. Del resto, l'uomo è l'animale esperimentale per eccellenza, e perciò ha una storia, anzi perciò solo fa la sua propria storia.
     
     
      In questo cammino del socialismo contemporaneo, che è il suo sviluppo perché è la sua esperienza, ci siamo incontrati nella massa dei contadini.
      Il socialismo, che si era dapprima praticamente e teoricamente fissato e svolto nello studio e nella esperienza degli antagonismi tra capitalisti e proletarii nell'ambito della produzione industriale propriamente detta, s'è da ultimo appressato alla massa nella quale vegeta l'idiotismo della campagna. Conquistare la campagna è la quistione del giorno: malgrado che il quintessenziale Schäffle avesse da gran tempo collocato in quella, a difesa dell'ordine, i cranii anticollettivistici dei contadini. La eliminazione, o l'accaparramento della industria domestica per opera del capitale; l'allargamento della industria agraria nella forma capitalistica; la sparizione della piccola proprietà, o la sua erosione mediante le ipoteche; il dileguarsi dei demanii comunali; l'usura, le tasse e il militarismo; - tutte coteste cose insieme cominciano ad operar miracoli anche in quei cranii, presuntivi custodi della conservazione.


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In memoria del Manifesto dei comunisti
di Antonio Labriola
1895 pagine 79

   





Manifesto Schäffle