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      Non lamenta il pauperismo per eliminarlo. Non spande lagrime su niente. Le lagrime delle cose si sono già rizzate in piedi, da sé, come forza spontaneamente rivendicatrice. L'etica e l'idealismo consistono oramai in ciò: mettere il pensiero scientifico in servizio del proletariato, Se questa etica non pare morale abbastanza ai sentimentali, che sono il più delle volte isterici e fatui, vadano a chiedere l'altruismo al gran pontefice Spencer. Ne darà loro la sciatta, e insipida, e inconcludente definizione: e di ciò si appaghino.
     
     
      Ma, dunque, si tratta di estendere alla spiegazione di tutta la storia il solo fattore economico?
      Fattori storici! Ma questa è espressione da empiristi della ricerca, o da astratti analizzatori, o da ideologi che ripetono Herder. La società è un complesso, ovvero un organismo, come dicon quelli che volentieri adoperano così ambigua immagine, e si perdon poi ad almanaccare sul valore e su l'uso analogico di tale espressione. Questo complesso si è formato ed ha cambiato più volte. Quale la spiegazione di tale mutamento?
      Già molto prima che Feuerbach desse il colpo di grazia alla spiegazione teologica della storia (l'uomo ha fatto la religione, e non la religione l'uomo!), il vecchio Balzac l'avea volta in satira, facendo degli uomini le marionette di Dio. E non avea già Vico ritrovato, che la Provvidenza non opera ab extra nella storia, ma anzi opera come quella persuasione, che gli uomini hanno della esistenza sua? E lo stesso Vico, già un secolo avanti al Morgan, non avea ridotto la storia tutta ad un processo, che l'uomo compie da sé come per una successiva esperimentazione, che è ritrovamento della lingua, delle religioni, dei costumi e del diritto?


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In memoria del Manifesto dei comunisti
di Antonio Labriola
1895 pagine 79

   





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