Le classi, che il Manifesto presupponeva, furono oramai risolute nel loro processo di formazione; e già in questo si riconosce lo schema generale di ragioni e cause economiche peculiari e proprie, ossia così fatte, che non ripetono le categorie della scienza economica di questa nostra epoca borghese. Il sogno di Fourier, d'inquadrare l'epoca dei civilizzati nella serie di un lungo e vasto processo, s'è avverato. Fu scientificamente risoluto il problema della origine della disuguaglianza fra gli uomini, che Gian Giacomo avea tentato con argomenti di geniale dialettica, e con pochi dati di fatto.
In due punti, per noi estremi, ci è chiaro il processo umano. Nelle origini della borghesia, tanto recenti e tanto illustrate dalla scienza dell'economia; e nella antica formazione della società a classi, nel passaggio dalla barbarie superiore alla civiltà (ossia all'epoca dello stato), secondo le denominazioni del Morgan. Ciò che sta di mezzo è quello che finora trattarono cronisti e storici propriamente detti, e poi giuristi, teologi e filosofi. Pervadere ed investire tutto cotesto campo di conoscenze con la nuova concezione storica, non è cosa facile. Né conviene darsi fretta, schematizzando. Innanzi tutto conviene di fissare per quanto possibile la relativa economica di ciascuna epoca1, per ispiegarsi specificamente le classi che in quella si svilupparono; non astraendo da dati ipotetici od incerti, e non generalizzando le nostre condizioni per estenderle a quelle di ogni tempo. A ciò occorrono falangi di addottrinati.
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