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      »; ma non per questo la sora Rachele Bucci ritirava il suo dono.
     
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      E narra la cronaca che, approssimandosi il giorno pronosticato del grande avvenimento, il sor Francesco ex-Rapagnetta-legittimato D'Annunzio, la passava a leggere, a consultare alcuni manuali d'ostetricia, ed oggetto speciale della sua attenzione erano i segni preaccusatori del sesso dei nascituri: pancia prominente a destra, figlio maschio; pancia prominente a sinistra, figlia femina; pancia ugualmente prominente a destra e a sinistra, un maschio-femina, o una femina-maschio, o, che è lo stesso, un ermafrodito. E la pancia della sora Luisa era ugualmente tonda d'ambo i lati; sicchè il brav'uomo viveva mesto, preoccupato e in grande timore; ecco perchè donna Rosalba, che adorava il fratello e voleva liberarlo da quell'oppressione, corse a lui gridandogli: «Con salute e figlio maschio!» - L'effetto fu meraviglioso: gli occhi di don Ciccillo sfavillarono di gioja, e il vino delle sue cantine scorse a fiumane, e le farine, i caci, i prosciutti e tutte le sue provviste di un anno mutarono la sua casa - per un giorno - in una grande cuccagna.
      Narra ancora la cronaca: «Il bambino nacque nutrito, sanissimo, col cranio ben formato e adorno di biondi capelli; ma era sì minuscolo, sì delicato, che don Ciccillo non permise che fosse stretto dalle fasce; ma non riuscì ad impedire che la sora Angeladea gli coprisse la testolina con una cuffietta tutta nastri e trine, sicchè chiunque, vedendolo, esclamava: che bella bimba!


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La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





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