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Intanto sappiate che è aspettando «il segno di Giove sulle vie della terra» che egli rinnega il Nazareno e si fa greco-pagano. E volete sapere perchè? Perchè «Giove solo può ridare alla terra la giocondità perduta».... (il che è come dire che presentemente la terra, poichè essa è senza Giove, è tutta un mortorio! E dire che mai prima d'oggi la terra aveva trovato un motivo di gaissimo riso come quello che le offre il D'Annuzio!)... - ed anche perchè «Giove solo può ridare alla terra l'amore della sana bellezza dei corpi».
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E qui voi, certo, mi domandate: Fatta l'apostasia dal Nazareno e divenuto Greco pagano, getta via il D'Annunzio i suoi giganteschi colletti, gli sparati inamidati bianchi fiammanti delle sue camicie, i suoi guanti, le sue scarpette lucide, i suoi fraks e tutto il bagaglio degli indumenti dal taglio e dalla lavorazione uso-figurino-Parigi? E rinunzia egli alle sue automobili e, specie, alle sue bistecche? - No - io vi rispondo - ma egli fa assai più e meglio di tutto ciò: egli si pone a girare attorno a un frammento di sepolcro, che, viceversa, è intero, e attorno a una colonna riversa, che, viceversa, è in piedi - (giacchè - ricordate? - egli si trova ad Olimpia, dove poco fa ha assistito alla celebrazione dei giuochi, e si è abbattuto in Pindaro e lo ha pregato di fendergli il petto con un grido). - Indi si pone a cantare storie e fantasie mitiche: Ippodamia madre di Atreo - il figlio di Maja - l'Androgine ebro di melodia - e tutte le sciocchezze favolose di Elle; - e canta standosene solo - come un pazzo - senz'altri testimonî che le cornacchie, che gli fanno eco dai crepacci, le rane, che gli fanno eco dai pantani, e qualche asino che canta all'asina versi d'amore.
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