- Il Divo, fra sč: Dimentichi una categoria di paesi - (e la pił importante) - quella dei paesi dell'impotenza la quale, per via del desiderio, giunge alla pił sfrenata libidine, alla pederastia e all'incesto.
-- ... Rievocavo - mentre il teatro Costanzi pareva dovesse andare in rovina sotto i vostri fischi, o invidi della gloria del Poeta - rievocavo l'adolescenza vittoriosa....
- D'Annunzio, fra sč: Intorno alla mia adolescenza vittoriosa, chiedere informazioni al «buttero platonico» e compagnia bella.
-- ... la virilitą ferma....
- Gabriele, fra sč: Acqua in bocca.
-- ... quelle sue Elegie, quel suo Poema paradisiaco, quelle sue Odi navali e, specie, quelle sue Laudi, in cui la divina giovinezza ellenica č sposata alla grandezza latina....
- Gabriele, fra sč: Bel matrimonio fra due femine!
-- ... quel suo Piacere, che č una festa, benchč triste e stanca....
- Il Poeta, fra sč: O Menicuccio, tu mi rubi il mestiere!
-- ... quel suo Innocente, che č una primavera, benchč terribile e perversa....
- Gabriele, fra sč: Tu cominci a farmi invidia.
-- ... quel suo superbo Trionfo della Morte, che mi convertģ al fascino del suo ingegno....
- D'Annunzio, fra sč: Che fortuna per entrambi!
-- ... sentivo, o fischiatori, sentivo profumi di fiori; ascoltavo murmuri di fonti; passavano visioni di donne, di cittą, di marine, di miti; era come uno spettacolo di idee e di cose che mi trascinava e mi incantava.
- Il Divo, fra sč: Pił parolaio di me! Chi se lo sarebbe immaginato? E tutto questo ben di Dio Menicuccio lo evocava, lo sentiva e lo vedeva mentre infuriava al Costanzi «la sommossa degli schiavi» contro di me!
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