Pagina (166/253)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Essa fa cadere le perle davanti ai porci e piovere le regali grazie sur un plebeo ricalcitrante ad ogni più elementare buona creanza.... Oh! se quelle grazie fossero piovute su di me! Ma, cangiamo discorso, se no divento itterico. - «Di fronte a questa foce si leva il torvo Gabberi con la sua cima senza nevi» Chi sa dirmi perchè? E sì che fa un freddo cane! - «Dietro la catena rossastra, le sommità delle Alpi nevate splendono senza macchia, come le statue scolpite di recente». - Permettete ch'io mi ammiri per così ben proporzionato sciocco paragone fra le immense Alpi e le statue! - E dire che sino a jeri non mi ero accorto di tale somiglianza, sino a jeri! Oggi, sì, oggi me ne accorgo, oggi, che è il giorno dopo la morte di Enotrio... - «Rado s'ode sul rombo uguale del mare il grido di qualche uccello dileguante....» - Gl'inferuomini direbbero dileguatesi, cotesti schiavi della grammatica... - Intanto io penso che il mondo si commoverà sapendo che oggi il grido di qualche uccello dileguante s'ode rado sul rombo uguale del mare. - «Se ascolto, distinguo il romore..: - (per carità, cretinelli, romore, non rumore) - che fa nel fiume il rifluire delle ondicine»; ma vo' sappiate che, se io non ascolto, quel romore io non lo distinguo... - ponetevelo bene in mente - non lo distinguo. - «Sul lido nereggiano stormi di cornacchie, che di tratto in tratto si alzano con sommesso crocidare»...- Ma allora son corvi? - Ecco qua: sono cornacchie-corvi sono corvi-cornacchie, cioè, sono cornacchie e corvi androgini, onde accade che i corvi gracchiano e che le cornacchie crocidano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





Gabberi Alpi Alpi Enotrio