È vuoto, sissignori; è falso, sissignori; è anche supinamente ignorante, sissignori; ma ha l'abilità suprema di ben chiacchierare, e sa far dei libri con dei riens, i quali ogni volta egli riesce a trasformare - per via d'una gigantesca réclame - in grandi avvenimenti letterarî; ma ripeto: non è un pornografico; non ardisce mostrarsi in pubblico «nudo fra le braccia di donne nude intente a solleticarlo», come fa il D'Annunzio in persona dei superuomini dei suoi romanzi e dei suoi drammi, nei quali costantemente adombra sè stesso. - Cyrano de Bergerac, l'Aiglon, Chantecler, sono tre splendide spettacolose stupidaggini che Rostand è riuscito a far passare per tre capolavori presso il suo pubblico di deficienti intellettuali; ma, tant'è, nel suo «trionfo» non entra come efficiente la seduzione dell'animalità ignobile dei suoi lettori; laddove il D'Annunzio seduce il pubblico dei salotti, dei ginnasî e delle botteghe dei barbieri colle sue eminenti qualità di «arruffiniatore di tutti i vizî corporali e spirituali» e di «specialista in decorazioni per bordelli di lusso».
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Certo, la Francia, per la spaventevole corruzione dei costumi, e per la sconfinata licenza nella pratica dei vizî snervanti, sorpassa di gran lunga l'Italia; e vi hanno in Francia scrittori infami in gran numero, autori di libri innominabili che han finito per avvelenare, irrimediabilmente, il sangue di quello che fu un giorno il più gran popolo della terra; ma, appunto perchè salaci, venerei e priapeschi, quei libri, in un ambiente così corrotto, fanno la strada da sè senza ajuto di réclame, e si spacciano in edizioni colossali che arricchiscono i loro autori e i loro editori; mentre in Italia, dove la gioventù può dirsi che sia appena sulle soglie della grande corruzione, i libri-infami han bisogno di prendere ad imprestito il falso nome di opere d'arte e di essere, come tali, strombazzati dalla réclame affinchè siano smerciati in gran numero.
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