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      J'aime Bergerac et sa burlesque audace.
      E protestando contro questo falso iniquo giudizio del Boileau sul Bergerac, il Nodier rileva le qualità superiori del costui intelletto, che fu quello d'uno strenuo cercatore di verità e di un filosofo eminente. - Sì, certo, il Bergerac fu un valoroso, uno schermitore formidabile ed ebbe anche naso prominente; ma non in queste due cose consiste la sua vera e propria personalità: queste due cose possono impressionare la folla dei barbieri, ma non costituiscono il Bergerac vero e superiore, che fu sopratutto uomo di pensiero e si nutrì di meditazioni filosofiche e scientifiche. Ma l'ignorantissimo Rostand non ha visto nel Bergerac che lo spadaccino, e attorno a questo spadaccino ha fabbricato quel suo centone che gli aprì - nientemeno! - le porte dell'Accademia! - Ohimè! E questo centone, magnificato dalla réclame, ha fatto il giro del mondo! Così, anche in Italia agli ignorantissimi suoi ammiratori il D'Annunzio parla di navi, di areoplani, di scoperte africane, dei fratelli Caboto, dei costumi medievali veneziani, della medievale Francesca, del medievale Cola di Rienzo, di città morte, di teatri greci, ecc. ecc. ecc., con la sicurezza che nessuno di loro è in grado di coglierlo in flagranti errori storici e scientifici dei più colossali, perchè il suo pubblico di lettorelli ammiratori è fatto - in massima parte - di signore, di scolarelli e di barbieri. I dotti hanno ben altro da fare che perdere il loro tempo leggendo i suoi libri!
     
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La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





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