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      spiriti su la mia pueriziaimbelle.
     
     *

      O pantera flessibile da li occhi ove brucia il desio, io t'avvinghio pei fianchi, lì, come un gladiatore, e su l'erba t'inchiodo.
      - Bah! Lui, così minuscolo e femmineo! Gladiatore, lui?! E gli domando sul serio: La inchiodasti tu davvero sull'erba? Allora ti è necessario produrre, almeno, quattro testimoni, ma di quelli che non si mastrupano. -
      SPECIMENdella réclame che Gabriele-figlio fa a
      Gabriele-padre.(33)
      «Quando mio padre è in sella si dimentica.... Egli si abbandona al suo focoso animale che lo trasporta per vie inaccessibili e su precipizi che fanno spavento».
      Niente meraviglia - dico io - il cavallo di Gabriele-padre è un super-cavallo.
     
     *

      «Mio padre dice sorridendo che egli è invulnerabile; infatti, nelle corse sfrenate in automobile, rapito in estasi dalla velocità impazzata, lascia che la vettura vada sola, senza guida e senza freno».
      Niente meraviglia - dico io - l'automobile di Gabriele-padre è una super-automobile.
     
     *

      «Mio padre scrisse la Fedra in un mese. Negli ultimi tredici giorni non uscì più neppure un sol minuto dalla stanza del suo lavoro».
      Gabriele-figlio ci autorizza a tirare la conseguenza che Gabriele-padre nella stanza del suo lavoro mangiava, beveva, dormiva, faceva la pipì e la cacca. Ma un dannunziano, uno di quelli che... Basta! Un dannunziano ci assicura che i superuomini non fanno nè cacca nè pipì.
     
     *


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La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





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