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      ?! ) - di rispondere a tutti, di accettare tutti gli inviti, persino di ringraziare - (e perfino - dico io - di far la cacca e la pipì.)
      E vi prego di ammirare la bella lingua e lo bello stile di cotesto grosso papero che è quotato come il più spirituale frai gazzettieri italiani, il quale, con un colpo della sua bacchetta magica, costringe la politica, cioè, tutti gli uomini politici, e costringe la letteratura, cioè, tutti i romanzieri, tutti i poeti, tutti i critici, e costringe l'accademia, cioè, tutte le quaranta oche, come Denis Diderot chiama i quaranta Immortali, e costringe la bellezza, cioè tutte le donne belle, e perciò tutte le prostitute d'élite, a disputarsi.... - (che baraonda, mio Dio!) - a disputarsi accanitamente... - (cioè, come fanno i cani fra loro quando si disputano il possesso di un osso a colpi di denti - povero D'Annunzio!) l’ospite prediletto!!!
      E qui ci verrebbe il sospetto che lo Scarfoglio canzoni i suoi lettori mattinali e che si pigli giuoco del Divo, se già non sapessimo che monsù Edoardo è persona molto seria, incapace di abbandonarsi a cosiffatti scherzi. No, no, e no, monsù Edoardo dice sul serio: la politica, la letteratura, la stampa, l'accademia e la bellezza si disputano accanitamente l'ospite prediletto!
      E detto ciò, egli incalza salendo di tre toni:
      «Gli omaggi più iperbolici, le manifestazioni di ammirazione più singolari fioccano da tutte le parti». - (Capite? fioccano... La neve fiocca solo dal cielo, ma quegli omaggi iper-iperbolici, quelle manifestazioni di ammirazione iper-singolari fioccano da tutte le parti.


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La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





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