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      Io osservava con spavento questo maestoso spettacolo, allorchè in mezzo delle onde furiose mi accorsi che veniva verso la sponda una piccola barca agitata dai cavalloni che da un momento all'altro pareva che la volessero inghiottire. Io pregavo il cielo per questa povera barca, poichè temevo che qualche passeggero si trovasse dentro. Io non m'ingannavo.
      Allorchè la barca fu giunta alla sponda, mi accorsi che in essa stava a sedere un vecchio che teneva tra le mani un solo remo. Pertanto egli era tranquillo e pieno di maestà come se fosse stato seduto sopra ad un trono.
      Benchè il vento la respingeva in alto mare, pure la barca giunse alla riva. Mi appressai per vedere chi era quest'uomo e vidi che la barca e il remo erano di bronzo. A questa vista il mio stupore si raddoppiò. Io salutai il vecchio nocchiere che rispose al saluto con profondo inchino, ma senza parlare. Esso era vestito da una lunga tonaca nera con una cintura di cuoio bianco, ed aveva i sandali legati al collo del piede con una striscia di cuoio del medesimo colore. Le gambe erano nere, ed aveva la testa coperta da un berretto di color rossastro, sembrava un turbante. Portava una lunga barba nera e riccia come i suoi capelli. Aveva il colore abbronzato; e i suoi occhi vivi, mi richiamavano a memoria la fisonomia del frate che vent'anni avanti mi aveva parlato nel deserto.
      D'un salto si slancia fuori della navicella, e pianta sulla sabbia il suo pesante remo di bronzo che profonda più di mezzo braccio. Poi prende una corda di color celeste fissata alla parte di prua, e l'attacca al remo.


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Visioni e profezie
di Davide Lazzaretti
Editore Carabba Lanciano
1913 pagine 96