Dietro di lui vedo entrare una donna, tutta vestita a bruno, che teneva un velo, fissato in mezzo alla testa, ma pendeva dietro le spalle, i capelli erano ravvolti in un nodo dietro il collo. Questa pure senza far parola si mise a sedere in una pietra che vi era; appena entrati nella Grotta a sinistra. Essa rimaneva di fronte a me; mi fissa gli occhi addosso con uno sguardo sì benefico che ne rimasi come incantato, sentendo una emozione soprannaturale che non so nemmeno descrivere. Appena messa a sedere la donna, entra un uomo di alta statura, tutto ravvolto in un mantello nero con cappello tondo contenente una lunga penna nera, con stivali corti con rovescini di cuoio bianco. Questo pure si mette a sedere senza far parola dalla parte destra sopra una pietra che vi era. Appena messo a sedere l'uomo del mantello nero, entra un frate con tonaca di color cenere, con cordone bianco, con sandali e senza niente in testa. Dà uno sguardo a coloro che vi erano, e senza far parola passa fra mezzo e viene a mettersi a sedere sopra una pietra poco distante da me dalla parte destra entrando nella Grotta. Io guardo questa scena fermo al mio posto, come fossi stato una pietra, incantato dallo sguardo benefico della donna che mi stava davanti. Il frate dopo avermi osservato ben bene si alza in piedi e così prese a dire: «Mi riconosci? Vedi che io non ti abbandono, dovunque tu vada». A queste parole mi sentii un brivido per tutte le ossa, ma non feci parola, e se anche avessi voluto parlare, conosco che non avrei potuto.
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Grotta Grotta
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