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      Un miracolo del cielo volle salvarmi l'anima e la vita. Avendo saputo il sig... di Francia della mia condanna di morte, ne trattava una sera insieme colla sua famiglia. A questo suo parlare sortì fuori un giovanetto suo figlio di sette, o otto anni, che così gli disse: - Ah Papà! ti prego salvare la vita a quel giovane italiano, perchè stanotte mi sono sognato che stava genuflesso ai tuoi piedi chiedendoti la vita e ti chiamava col nome di Padre.
      A queste parole il sig... di Francia si arrestò, e gli sovvenne delle antiche pratiche con mia madre. Così subito fece revocare la mia sentenza di morte, mi fece chiamare a sè, e nello stesso tempo fece spargere la voce che io fossi stato giustiziato. Mi narrò il fatto accadutogli, e mi fece intendere le antiche sofferenze avute con mia madre. Mi ordinò però che non mi facessi più vedere in Italia, pregandomi che glielo giurassi, e tanto caldamente mi pregò, che in fine glielo giurai. Anzi di più gli giurai, che non avrei più impugnate le armi in tutto il tempo di mia vita. Mi diè una somma considerevole di denaro, onde poter vivere in terra straniera, e di nuovo gli promisi di non farmi conoscere al mondo. Ed infatti come gli promisi, così feci. Da Francia sconosciuto da tutti, mi portai a Parma a ritrovare la donna che riteneva il sangue mio. Le narrai tutta la mia vita, e tutto quello che mi era accaduto. La pregai che il mio figlio non più si chiamasse a nome mio, ma Lazzaro Lazzaretti, perchè temei che i miei fratelli un dì per gelosia di sangue non si dovessero vendicare sopra l'innocente fanciullo.


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Visioni e profezie
di Davide Lazzaretti
Editore Carabba Lanciano
1913 pagine 96

   





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