Le consegnai tutta la somma che mi avea data il sig... di Francia. La pregai che lo avesse educato nel santo timore di Dio e nel sacro amore della patria e della fede, e dandogli un ultimo amplesso mi partii per sempre da loro. Presi la strada di Roma, ma sempre traversando le foreste per non essere conosciuto da nessuno, e qui infine mi ritirai sconosciuto da tutti, come penitente. Vi sono vissuto quarantacinque anni, e qui sotto questa grotta furono seppellite le mie ossa. Dopo diverso tempo furono levate, e messe sopra quella volta, e dalla volta, da poco tempo, un benefico pastore di questa terra, il quale sono pochi anni che è morto, le sotterrò, dove tu le hai scavate. Quì sotto questa grotta piansi amaramente il mio assassinio, chiesi di tutte le mie colpe perdono a Dio, e caldamente pregai il cielo che il sangue mio un dì fosse riconosciuto fra i popoli.
Lungo è stato il tempo, ma infine per mercè della Gran Madre di Dio, che a noi sta presente, furono esaudite le mie preghiere. (Nuovamente a queste parole si alzarono tutti inchinandosi a Lei). Sì, questo è quel preservato del sangue mio, che dev'essere riconosciuto fra i popoli, e rivoltosi a me, mi dice: - Ora per ultimo mio comando prendi queste ossa, mettile dentro una cassa di legno, chiudile bene, e mettici quattro sigilli, lasciaci un pegno riconoscente della tua persona, e imprimi sopra il coperchio queste lettere. M. P. Tutto questo farai avanti ai testimoni, e portala nella Chiesa antica di Montorio, ove farai celebrare una Messa solenne a tue spese.
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