Il Frate così seguitò: «Ma basta: la tua obbedienza non merita rimprovero; ma devi sapere che devi tornare ad abitare la tua Grotta, perchè questo è il volere di chi ti comanda. Sono queste tutte insidie dei demoni miste alla poca fede degli uomini che tentano su di te. Essi tenterebbero di mettere in favola il tuo e il nome di Colui che regna, ed è perciò che per altro indeterminato tempo devi tornare ad abitare nella tua Grotta, poichè tante gravi ed importanti ragioni ti ci chiamano». E il giovane disse: «Sì, è divino l'annunzio che ti reca lui ed io. Sappi che innumerevoli sono le schiere che sono sortite dall'inferno per impedire la tua intrapresa. Ma ad onta delle loro insidiate brame, cadranno infine vinte dal mio braccio onnipotente». Ed il Frate soggiunse: «Tanti saranno i tentativi che faranno i demoni su di te. Ma guarda bene che da ora in avanti la tua fede non venga meno. Fino a qui la tua Missione non è stata rappresentata come si doveva, e non tanto di retto senno a motivo della troppa famigliarità che hai avuto cogli uomini. Ma d'ora in avanti poco avrai da conferire con loro».
Nel tempo che essi ragionavano, mi pareva di rifare la strada che avevo fatto, ma, senza accorgermi in un momento mi trovai davanti a una piccola Chiesetta, da dove sentivo uscire un ruscello di acqua. Io rimasi tutto meravigliato, e tanto più stupefatto, perchè nel mio ritorno e dove ci fermammo, ci circondava un chiarore che non sapevo da dove provenisse. Fermati davanti alla Chiesetta, il Frate mi disse: «Vedi, questa è l'abitazione di quel buon eremita che hai conosciuto nella tua Grotta, come colui che da me ti era stato predetto.
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