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      Con ciò non voglio dire che tal ne sia di me nel tempo in cui parlo; ma desidero fermamente che sia per l'avvenire.
      No, non diffido del vostro buon cuore; che fin qui mi avete dato prove di attaccamento degne di ammirazione, degne non solo di me, ma di persone di senno e perite in lettere, di consiglio e di matura esperienza. Non crediate, amici cari, che io vi riferisca questo per farvene una benchè minima adulazione, come taluni lo crederanno; no; di questo siatene convinti e non dubitatene, perchè io vi parlo chiaro; questo ve lo assicuro sulla mia parola evangelica. Oh sì! quello che a voi riferisco, non è che la pura verità di Dio, e nel mio procedere mai mi partirò dalla sua giustizia. Io vi dirò che i meriti miei non sarebbero tali da dover essere ammirati e considerati nel mio procedere e nel mio fare; questo me lo riconosco purtroppo; ma pensate, miei cari, che sono un essere misterioso, e misterioso io credo che debba essere il mio avvertimento, il quale vi riferisco in detto profetico, quanto in detto apostolico e popolare.
      Che devo dirvi di più? di più non posso come misera ed insensata creatura. Oh sì! vedo che alcuno sogghigna, e sento esclamare con atto di scherno e disprezzo, che il mio dire non è che una sorgente di spirito alienato con una espressione troppo presuntuosa ed esagerata; arrogandomi quello che a loro sembra troppo, per cui dicono che non può tornare in nessun modo, e su ciò prendono disputa insistendo nella loro pretesa opinione e vanno dicendo che non sono un essere da prendermi in considerazione; e nè tampoco è da prestar fede a quello che io dico.


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Visioni e profezie
di Davide Lazzaretti
Editore Carabba Lanciano
1913 pagine 96

   





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