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      Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro.
     
      Tanto è a dire ben d'un tristo, quanto a dire mal d'un bono.
     
      La memoria dei beni fatti, appresso l'ingratitudine, è fragile.
     
      Reprendi l'amico tuo in segreto e laldalo in paleso.
     
      Non esser bugiardo del preterito.
     
      Chi teme i pericoli non perisce per quegli.
     
      Lussuria è causa della generazione.
     
      Gola è mantenimento della vita.
     
      Paura over timore è prolungamento di vita.
     
      Dolor è salvamento dello strumento.
     
      Ogni danno lascia dispiacere nella ricordazione, salvo che 'l sommo danno, cioè la morte che uccide essa ricordazione insieme colla vita.
     
      Nessuna cosa è da temere quanto la sozza fama. Questa sozza fama è nata da' vizi.
     
      Il voto nasce quando la speranza more.
     
      La 'nvidia offendo con la finta infamia, cioè col detrarre, la qual cosa spaventa la vertù.
     
      La fama vola e si leva al cielo, perché le cose vertudiose sono amiche a Dio.
     
      La infamia sottosopra figurare si debbe, perché tutte le sue operazioni sono contrarie a Dio e inverso l'ìnferi si dirizzano.
     
      Facciàno nostra vita coll'altrui morte.
     
      Ogni cosa per distirpare il tristo.
     
      Ogni torto si dirizza.
     
      Cogli la gremigna perchè le bon'erbe crescino.
     
      Tal fia il getto qual fia la stampa.
     
      Di lieve cosa nascesi gran ruina.
     
      Costanzia: non chi comincia, ma quel che persevera.
     
      Al cimento si conosce il vero oro.
     
      L'acqua che trabocca sopra i sua ripari, quegli discalza e ruina dalla opposita parte.
     
      Dimanda consiglio a chi ben si corregge.
     
      Giustizia vol potenzia, intelligenzia e volontà, e si assomiglia a're delle ave .


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Aforismi novelle e profezie
di Leonardo da Vinci
pagine 51

   





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