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      Il lume, o foco incordo sopra la candela, quella consumando se consuma.
     
     
      [ La vendetta del vino ]Il vino consumato dallo imbriaco. Esso vino col bevitore si vendica.
     
     
      [L'inchiostro e la carta ]L'inchiostro displezzato per la sua nerezza dalla bianchezza della carta, la quale da quello si vide imbrattare. Vedendosi la carta tutta macchiata dalla oscura negrezza dell'inchiostro, di quello si dole; el quale mostra a essa che per le parole, ch'esso sopra lei compone, essere cagione della conservazione di quella.
     
     
      [Il fuoco e l'acqua ]Il foco contende l'acqua posta nel laveggio, dicendo che l'acqua no merita star sopra il foco, re delli elemente, e così vo' per forza di bollore cacciare l'acqua del laveggio; onde quella per farli onore d'ubbidienzia discende in basso e anniega il foco.
     
     
      [ Lo specchio e la regina]Lo specchio si groria forte tenendo dentro a sé specchiata la regina e, partita quella, lo specchio riman vile.
     
     
      [Il ferro e la lima ]Il pesante ferro si reduce in tanta sottilità mediante la lima, che piccolo vento poi lo porta via.
     
     
      [La pianta, il palo e i pruni ]La pianta si dole del palo secco e vecchio, che se l'era posto allato, e de' pruni secchi che lo circundano: l'un lo mantiene diritto, l'altro lo guarda dalle triste compagnie.
     
     
      [ Il ligustro e il merlo]I' rovistrice, sendo stimolato nelli sua sottili rami, ripieni di novelli frutti, dai pungenti artigli e becco delle importune merle, si doleva con pietoso rammarichio inverso essa merla, pregando quella che poi che lei li toglieva e sua diletti frutti, il meno nolle privassi de le foglie, le quali lo difendevano dai cocenti razzi del sole, e che coll'acute unghie non iscorticasse [e] desvestissi della sua tenera pella.


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Aforismi novelle e profezie
di Leonardo da Vinci
pagine 51