Pagina (24/51)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Allora, rallegratosi il fo[co] delle sopra sé poste secche legne, comincia a elevarsi, [c]acciando l'aria delli intervalli d'esse legne, infra quelle con ischerzevole e giocoso transito, se stessi tesseva. Cominciato a spirare fori dell' intervalli delle legne, di quelli a se stessi dilettevoli finestre fatto avea; e cacciato fori di lucenti e rutilanti fiammelle, subito discaccia le oscure tenebre della serrata cucina; e col galdio le fiamme già cresciute scherzavano coll'aria d'esse circundatrice e con dolce mormorio cantando creava[n] suave sonito.
      Vedutosi già fortemente essere sopra delle legne cresciuto e fatto assai grande, cominciò a levare il mansueto e tranquillo animo in gonfiata e incomportabile superbia, facendo quasi a sé credere tirare tutto el superiore elemento sopra le poche legne. E cominciato a sbuffare, e empiendo di scoppi e scintillanti sfavillamenti tutto il circunstante focolare, già le fiamme fatte grosse, unitamente si dirizzavano inverso l'aria, quando le fiamme più altiere percosse[r] nel fondo della superiore caldara.
     
     
      [I tordi e la civetta]I tordi si rallegrarono forte vedendo che l'omo prese la civetta e le tolse la libertà, quella legando con forti legami ai sua piedi. La qual civetta fu poi, mediante il vischio, causa non di far perde[re] la libertà ai tordi, ma lo loro propia vita.
      Detta per quelle terre, che si rallegran di vedere perdere la libertà ai loro maggiori, mediante i quali poi perdano soccorso e rimangono legati in potenzia del loro nemico, lasciando la libertà e spesse volte la vita.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Aforismi novelle e profezie
di Leonardo da Vinci
pagine 51