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      Le mosche.
     
      Molti fien quegli che scorticando la madre, li arrovescieranno la sua pelle addosso.
      I lavoratori della terra.
     
      Felici fien quelli che presteranno orecchi [al]le parole de' morti.
      Leggere le bone opere e osservarle.
     
      Le penne leveranno li omini, siccome li uccelli, inverso il cielo.
      Cioè per le lettere fatte da esse penne.
     
      L'umane opere fien cagione di lor morte.
      Le spade e le lance.
     
      Li omini perseguiranno quella cosa della qual più temano.
      Cioè saran miseri per non venire in miseria..
     
      Le cose disunite s'uniranno e riceveranno in sé tal virtù che renderanno la persa memoria alli omini.
      Cioè i palpiri che sono fatti di peli disuniti e tengano memoria delle cosse e fatti delli omini.
     
      Vedrassi l'ossa de' morti, con veloce moto, trattare la fortuna del suo motore.
      I dadi..
     
      I boi colle lor corna difenderanno il foco della sua morte.
      La lanterna.
     
      Le selve partoriranno figlioli che fian causa della lor morteIl manico della scura.
     
      Li omini batteranno aspramente chi fia causa della lor vita.
      Batteranno il grano.
     
      Le pelle delli animali removeranno li omini con g[r]an gridori e bestemmie dal lor silenzio.
      Le balle da giucare.
     
      Molte volte la cosa disunita fia causa di grande unizione.
      Cioè il pettine, fatto della disunita canna, unisce le file nella tela
     
      Il vento passato per le pelli delli animali farà saltare li omini.
      Cioè la piva che fa ballare.
     
      De noci battutiQuelli che aranno fatto meglio saranno più battuti e e sua figlioli tolti e scortica' ovvero spogliati, e rotte e fracassate le sue osse.


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Aforismi novelle e profezie
di Leonardo da Vinci
pagine 51