Delle scoltureOmè! Chi vedo il Salvatore di nuovo crocefisso.
De la bocca dell'omo ch'è sepolturaUscirà gran romori de le sepolture de quelli che so' finiti di cattiva e violente morte.
Delle pelle delli animali che tengono il senso del tatto che v'è su le scrittureQuanto più si parlerà colle pelle, veste del sentimento, tanto più s'acquisterà sapienzia.
De' preti che tengano l'ostia in corpoAllora tutti quasi i tabernacoli, dove sta il Corpus Domini, si vederanno manifestamente per se stessi andare per diverse strade del mondo.
E quelli che pascan l'er[b]e, faran della notte giorno.
Sevo.
E molti terrestri e acquatici animali monteranno fra le stelle.
E i pianeti.
Vedrassi i morti portare i vivi in diverse parti.
I carri e navi.
A molti fia tolto il cibo di bocca.
A' forni.
Del fornoE que' che si imboccheranno per l'altrui mani fia lor tolto il cibo di bocca.
Il forno.
De crocifissi vendutiI' vedo di nuovo venduto e crocifisso Cristo e martirizzare i sua santi.
I medici che vivan de' malatiVerranno li omini in tanta viltà, che aran di grazia che altri trionfi sopra i lor mali, ovver della perduta lor vera ricchezza.
Cioè la sanità.
Delle religion de' frati che vivano per li loro santi, morti per assai tempoQuelli che saranno morti, dopo mille anni, fien quelli che daranno le spese a molti vivi.
De sassi convertiti in calcina, de' quali si mura le prigioniMolti, che fien disfatti dal foco, innanzi a questo tempo torranno la libertà a molti omini.
De' putti che tettanoMolti Franceschi, Domenichi e Benedetta mangeranno quel che da altri altre volte vicinamente è stato mangiato, che staranno molti mesi avanti che possino parlare.
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