Delle cose che si mangiano, che prima s'uccidanoSarà morto da loro il lor nutritore, e fragellato con dispietata morte.
Dello specchiare le mura delle città nell'acqua de' lor fossiVederassi l'alte mura delle gran città sottosopra ne' loro fossi. [Atl. 370 r.a.]
Dell'acqua che corre torbida e mista con terra, e della polvere e nebbia mistacoll'aria, e del foco misto col suo caldo con ciascuno
Vedrassi tutti li elementi insieme misti con grande revoluzione, transcorrere ora inverso il centro del mondo, ora inverso il cielo, e quando dalle parti meridianali scorreran con furia inverso il freddo settantrione, a[l]cu[n]a volta dall'oriente inverso l'occidente, e così di questo in quell'altro emisperio.
In ogni punto si può fare divisione de' due emisperiLi omini tutti scambieranno emisperio immediate.
In ogni punto è divisione da oriente a occidenteMoveransi tutti li animali da oriente a occidente, e così da aquilone a meridio.
Del moto dell'acque, che portano e legnami che son mortiCorpi sanz'anima per sé medesimi si moveranno, e porteran con seco innumerabile generazione di morti, togliendo le ricchezze a' circunstanti viventi.
Dell'ova, che essendo mangiate, non possan fare e pulciniO quanti fien quelli ai quali sarà proibito il nascere!
De pesci che si mangiano ovatiInfinita generazione si perderà per la morte delle gravide.
Delli animali che si castranoA gran parte della spezie masculina, pell'esser tolti loro e testiculi, fia proibito il generare.
Delle bestie che fanno il cacio
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