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      b) La esperienza non falla mai, ma sol fallano i nostri giudizi, promettendosi di lei cose che non sono in sua potestà. A torto si lamentan li omini della isperienza, la quale con somme rampogne, quella accusano esser fallace. Ma lasciàno stare essa esperienza, e voltate tale lamentazione contro alla vostra ignoranzia, la quale vi fa transcorrere co' vostri vani e istolti desideri a impromettervi, di quella, cose che non sono in sua potenzia, dicendo quella esser fallace.
     
      c) A torto si lamentan li omini della innocente esperienzia quella accusando di fallacie e bugiarde dimostrazioni.
     
      16. Chi si promette dalla sperienza ciò che non è 'n lei, si discosta dalla ragione.
     
      17. COME L'OCCHIO E 'L RAZZO DEL SOLE E LA MENTE SONO I PIÙ VELOCE MOTI CHE SIENO. Il sole, immediate che li appare nell'oriente, subito discorre co' li sua radi a l'occidente, i quali sono composti di tre potenzie spirituali: cioè splendore, calore, e la spezie della forma della loro cagione.
      L'occhio, subito ch'è aperto, vede tutte le stelle del nostro emisperio.
      La mente salta 'n uno attimo dall'oriente all'occidente, e tutte l'alt[r]e cose spirituali sono di gran lunga dissimile per velocità a queste.
     
      18. Non è da biasimare lo innestare infra l'ordine del processo della scienzia alcuna regola generale nata dall'antidetta conclusione.
     
      19. Col tempo ogni cosa va variando.
     
      20. Data la causa, la natura opera l'effetto nel più breve modo che operar si possa.
     
      21. Ogni azione fatta dalla natura non si pò fare con più brieve modo co' medesimi mezzi.


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Scritti letterari
di Leonardo da Vinci
pagine 131