11. LIBERALITÀ. Dell'aquila si dice che non ha mai sì gran fame, che non lasci parte della sua preda a quegli uccegli che le son dintorno, i quali non potendosi per sé pascere, è necessario che sieno corteggiatori d'essa aquila, perché in tal modo si cibano.
12. CORREZIONE. Quando il lupo va assentito intorno a qualche stallo di bestiame, e che, per caso, esso ponga il piede in fallo, in modo facci strepido, egli si morde il piè per correggere sé da tale errore.
13. LUSINGHE OVVER SOIE. La serena sì dolcemente canta, che addormenta i marinari; e essa monta sopra i navili, e occide li addormentati marinari.
14. PRUDENZIA. La formica, per naturale consiglio, provvede la state per lo verno, uccidendo le raccolte semenza, perché non rinaschino; e di quelle al tempo si pascono.
15. PAZZIA. Il bo salvatico avendo in odio il colore rosso, i cacciatori vestan di rosso il pedal d'una pianta, e esso bo corre a quella, e con gran furia v'inchioda le corna, onde i cacciatori l'occidano.
16. GIUSTIZIA. E' si può assimigliare la virtù della iustizia allo re delle ave, il quale ordina e dispone ogni cosa con ragione, imperoché alcune ave sono ordinate andare per fiori, altre ordinate a lavorare, altre a combattere colle vespe altre a levare le spurcizie, altre a compagnare e corteggiare lo re; e quando è vecchio e sanza alie, esse lo portano, e s'evvi una manca di suo uffizio, sanza alcuna remissione è punita.
17. VERITÀ. Benché le pernici rubino l'ova l'una all'altra, non di meno i figlioli, nati d'esse ova, sempre ritornano alla lor vera madre.
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