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      Ha gli occhi in dentro e grandi orecchi, e più lo move l'aldito che 'l vedere.
     
      81. ICHNEUMONE. Questo animale è mortale nemico all'aspido, nasce in Egitto, e quando vede presso al suo sito alcuno aspido, subito corre alla lita ovver fango del Nilo e con quello tutto s'infanga, e poi risecco dal sole, di novo di fango s'imbratta, e così seccando l'un dopo l'altro, si fa tre o quattro veste a similitudine di corazza, e di poi assalta l'aspido e ben contasta con quello in modo che, tolto il tempo, se li caccia in gola e l'anniega.
     
      82. CROCODILLO. Questo nasce nel Nilo, ha quattro piedi, nuoce in terra e in acqua, né altro terreste animale si truova sanza lingua che questo e solo morde movendo la mascella di sopra. Cresce insino in quaranta piedi, è ungliato, armato di corame atto [a] ogni colpo. El dì sta in terra e la notte in acqua. Questo, cibato di pesci, s'addormenta sulla riva del Nilo colla bocca aperta, e l'uccello detto trochilo, piccolissimo uccello, subito li corre alla bocca, e saltatoli fra i denti, dentro e fora li va beccando il rimaso cibo, e così stuzzicandolo con dilettevole voluttà lo 'nvita aprire tutta la bocca e così s'addormenta. Questo veduto dal eumone subito si li lancia in bocca, e foratoli lo stomaco e le budella, finalmente l'uccide.
     
      83. DELFINO. La natura ha dato tal cognizione alli animali che oltre al [c]onoscere la lor comodità, cognoscano la incomodità del nimico; onde intende il delfino quanto vaglia il taglio delle sue penne posteli sulla schiena e quanto sia tenera la pancia del coccodrillo, onde nel lor combattere se li caccia sotto e tagliali la pancia e così l'uccide.


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Scritti letterari
di Leonardo da Vinci
pagine 131

   





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