75. DEL NAVICARE. Sarà gran venti per li quali le cose orientali si faranno occ[iden]tali e quelle di mezzo dì, in gran parte miste col corso de' v[en]ti, seguirannolo per lunghi paesi.
76. DELLE PITTURE NE' SANTI ADORATI. Parleranno li omini alli omini che non sentiranno; aran gli [occhi] aperti e non vedranno; parleranno a quelli e non fie lor risposto; chiederan grazie a chi arà orecchi e non ode; faran lume a chi è orbo...
77. DEL SOGNARE. Andranno li omini e non si moveranno, parleranno con chi non si trova, sentiranno chi non parla.
78. DELL'OMBRA CHE SI MOVE COLL'OMO. Vedrassi forme e figure d'omini o d'animali, che seguiranno essi animali e omini, dovunche fuggiranno: e tal fia il moto dell'un quant'è dell'altro, ma parrà
cosa mirabile delle varie grandezze in che essi si transmutano.
79. DELLE OMBRE DEL SOLE E DELLO SPECCHIARSI NELL'ACQUA 'N UN MEDESIMO TEMPO. Vedrassi molte volte l'uno omo diventare tre, e tutti lo seguano: e spesso l'uno più certo, l'abbandona.
80. DELLE CASSE CHE RISERVANO MOLTI TESORI. Troverrassi dentro a de' noci e de li alberi e altre piante tesori grandissimi, i quali lì stanno occulti.
81. DELLO SPEGNERE EL LUME A CHI VA [A] LETTO. Molti, per mandare fori il fiato con troppa prestezza, perderanno il vedere e in brieve tutti e sentimenti.
82. DELLE CAMPANELLE DE' MULI CHE STAN PRESSO A LORO ORECCHI. Sentirassi in molte parte dell'Europa strumenti di varie magnitudine far diverse armonie, con grandissime fatiche di chi più presso l'ode.
83. DELLI ASINI. Le molte fatiche saran remunerate di fame, di sete, di disagio e di mazzate e di punture.
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Europa
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