17. Uno andando a Modana ebbe a pagare cinque soldi di gabella della sua persona. Alla qual cosa, cominciato a fare gran cramore e ammirazione, attrasse a sé molti circunstanti, i quali domandando donde veniva tanta maraviglia, ai quali Maso rispose: "O non mi debbo io maravigliare con ciò sia che tutto un omo non paghi altro che cinque soldi, e a Firenze io, solo a metter dentro el cazzo, ebbi a pagare dieci ducati d'oro, e qui metto el cazzo e coglioni e tutto il resto per sì piccol dazio? Dio salvi e mantenga tal città e chi la governa.
18. Uno, vedendo una femmina parata a tener tavola in giostra, guardò il tavolaccio e gridò vedendo la sua lancia: "Oimè, questo è troppo picciol lavorante a sì gran bottega!".
19. Una putta mostrò il conno d'una capra 'n iscambio del suo a un prete, e prese un grosso, e così lo beffò.
20. La femmina nel passare uno tristo passo e fangoso "Tre verità", ella nell'alzarsi colle mani i panni dirieto e dinanzi si tocca la potta e 'l culo e dice: "Questo è un tristo passo!".
21. FACEZIA. Perché li Ungheri tengan la croce doppia?
22. Un certo merendon cresciuto all'uggia, come la zucca o 'l melon per superchio omore, o come il bozzacchio per li acquazzoni. No, tu non di' bene; sai tu chi e' par quello? Egli è proprio giucco da Gello, raso a capocchia; ma li manca il cavolo o la foglia della zucca da colare il lattime. Di' su, Sandro, che te ne pare? I' ti dirò il vero, e' non m'è riuscito.
23. Facezia dell'arciprete di Sancta Maria del Monte, che sta a Varese, che fu mandato legato al Duca 'n iscambio d'uno sparviere.
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