Come fece Giustino, abbreviator delle Storie scritte da Troco Pompeo - il quale scrisse ornatamente tutti li eccellenti fatti delli sua antichi, li quali eran pieni di mirabilissimi ornamenti - e così compose una cosa ignuda, ma sol degna d'ingegni impazienti, li quali pare lor perder tanto di tempo, quant'è quello che è adoperato utilmente, cioè nelli studi delle opere di natura e delle cose umane.
Ma stieno questi tali in compagnia delle bestie, e li lor cortigiani sien cani e altri animali pien di rapina e accompagninsi con lor; correndo sempre dirieto a chi fugge, seguitano l'innocenti animali che, con la fame, alli tempi delle gran nevi, ti vengano alle case, dimandandoti limosina, come [a] lor tutore.
E se tu se', come tu hai iscritto, il re delli animali - ma meglio dirai dicendo re delle bestie, essendo tu la maggiore - perché non li aiuti a ciò che ti possin poi darti li lor figlioli in benifizio della tua gola, colla quale tu hai tentato farti sepultura di tutti li animali? E più oltre direi, se 'l dire il vero mi fussi integralmente lecito. Ma non ne usciam delle cose umane dicendo una somma iscellerataggine, la qual cosa non accade nelli animali terresti, imperò che in quelli non si trova animali che mangino della loro spezie se non per mancamento di celabro - imperò che infra loro è de' matti, come infra li omini, benché non sieno in tanto numero - e questo non accade se non ne li animali rapaci, come nella spezie leonina e pardi, pantere, cervéri, catte e simili, li quali alcuna volta si mangiano i figlioli; ma tu, oltre alli figlioli, ti mangi il padre, madre, fratelli e amici, e non ti basta questo, che tu vai a caccia per le altrui isole pigliando li altri omini; e quelli, mozzando il membro e li testiculi, fa' ingrassare e te li cacci giù per la gola!
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