Or non produce natura tanti semplici che tu ti possa saziare? e se non ti contenti de' semplici, non poi tu con la mistion di quelli fare infiniti composti, come scrisse il Platina e li altri altori di gola?
c) E se alcuno se ne trova vertuoso e bono non lo scacciate da voi, fateli onore, a ciò che non abbia a fuggirsi da voi e ridursi nelli ermi o spelonche o altri lochi soletari per fuggirsi dalle vostre insidie; e se alcun di questi tali si trova, fateli onore, perché questi sono i nostri iddei terresti, questi meritan da noi le statue, simulacri e li onori. Ma ben vi ricordo che li lor simulacri non sien da voi mangiati, come accade in alcuna regione dell'India, che quando li lor simulacri operano alcuno miraculo - secondo loro - li sacerdoti lo tagliano in pezzi, essendo di legno, e ne dànno a tutti quelli del paese, e non sanza premio, e ciascun raspa sottilmente la sua parte e mette sopra la prima vivanda che mangiano, e così tengan per fede aversi mangiato il suo santo, e credan che lui li guardi poi da tutti li pericoli. Che ti pare, omo, qui della tua spezie? se' tu così savio come tu ti tieni? son queste cose da esser fatte da omini?
d) E in questo caso i' so che io ne acquisterò pochi nemici, con ciò sia che nessun crederà ch'io possa dire di lui, perché pochi son quelli a chi i sua vizi dispiaccino, anzi sol quelli omini li dispiacciano che son di natura contraria a tali vizi; e molti odiano li padri e guastan le amicizie, reprensori de' sua vizi, e non vale esempli contrari a esse, né nessuno uman consiglio.
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Platina India
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