CONTRO IL NEGROMANTEE L'ALCHIMISTA
1. Non pò essere voce, dove non è movimento e percussione d'aria, non pò essere percussione d'essa aria, dove non è strumento, non pò essere strumento incorporeo. Essendo così, uno spirito non pò avere né voce, né forma, né forza, e, se piglierà corpo, non potrà penetrare, né entrare dove li usci sono serrati. E se alcuno dicessi: "per aria congregata e ristretta insieme lo spirito piglia i corpi di varie forme, e per quello strumento parla e move con forza", a questa parte dico che, dove non è nervi e ossa, non può essere forza operata, in nessuno movimento, fatto dagl'imaginati spiriti. Fuggi e precetti di quelli speculatori che le loro ragioni non son confermate dalla isperienzia.
2. Considera bene come, mediante il moto della lingua, coll'aiuto delli labbri e denti, la pronunziazione di tutti i nomi delle cose ci son note, e li vocaboli semplici e composti d'un linguaggio pervengano alli nostri orecchi, mediante tale istrumento. Li quali, se tutti li effetti di natura avessino nome, s'astenderebbono inverso lo infinito, insieme colle infinite cose che sono in atto e che sono in potenzia di natura; e queste non isplemerrebbe in un solo linguaggio, anzi in moltissimi, li quali ancora lor s'astendano inverso lo infinito, perché al continuo si variano di secolo in seculo e di paese in paese, mediante le mistion de' popoli che per guerre o altri accidenti al continuo si mistano; e li medesimi linguaggi son sottoposti alla obblivione, e son mortali come l'altre cose create; e se noi concedereno il nosto mondo essere etterno, noi diren tali linguaggi essere stati, e ancora dovere essere, d'infinita varietà, mediante l'infiniti secoli, che nello infinito tempo si contengano ecc.
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Considera
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