Pagina (121/131)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .. ben l'opere, elli acquisterebbe il linguaggio taliano. Lui sempre (lo promise e mai lo volle fare). E questo facevo ancora perché quel Giovàn tedesco, che fa li specchi, ogni dì li era in bottega e voleva vedere e intendere ciò che si faceva, e pubblicava per la terra biasimando... quel che lui non ne intendea. E questo facevo perché lui mangiava (colli tedeschi che so) con quel della guardia del Papa e poi se n'andava in compagnia, colli scoppietti ammazzando uccelli per queste anticaglie, e così seguitava da dopo desinare a sera. E se io mandavo Lorenzo a sollecitarli il lavoro lui si scrucciava e diceva che non voleva tanti maestri sopra ['l] capo e che il lavorar suo era per il guarderoba di vostra Eccellenzia, e passò dua mesi, e così seguitavo, e un dì trovando Giannicolò della guardaroba domanda'lo se 'l tedesco avea finito l'opere del Magnifico, (e lui) mi disse non esser vero, ma che solamente li avea dato a nettar dua scoppiette. Di poi facendolo io sollecitare, lui lasciò la bottega e cominciò a lavorare in camera e perde[r] assai tempo nel fare un'altra morsa e lime e altri strumenti a vite, e quivi lavorava mulenelli da torcere seta e o[ro], i quali nascondeva, quando nessun de' mia v'entrava, e con mille bestemmie e rimbrotti in modo che nessun de' mia voleva più entrare.
     
      b) Tanto mi son rallegrato, illustrissimo mio Signore, del desiderato acquisto di vostra sanità, che quasi il male mio da me s'è fuggito. Ma assai mi rincresce il non avere io potuto integralmente saddisfare alli desideri di Vostra Eccellenza, mediante la malignità di cotesto ingannatore tedesco; per il quale non ho lasciato indirieto cosa alcuna, colle quale io abbia creduto farli piacere.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti letterari
di Leonardo da Vinci
pagine 131

   





Giovàn Papa Lorenzo Eccellenzia Giannicolò Magnifico Vostra Eccellenza