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      2. O tempo, consumatore delle cose, e o invidiosa antichità, tu distruggi tutte le co[se] e consummate tutte le cose da' duri denti della vecchiezza a poco a poco con lenta morte. Elena, quando si specchiava, vedendo le v[i]zze grinze del suo viso fatte per la vecchiezza, piagne e pensa seco perché fu rapita du' volte.
     
      3. De' non m'avere a vil ch'i non son povero; povero è quel che assai cose desidera.
      Dove mi poserò? Dove, di qui a poco tempo tu 'l saprai, risposi, per te stessi, di qui a poco tempo.
     
      4. Mal fai se lodi e peggio istu riprendila cosa, quando bene tu non la 'ntendi.
     
      5. Quando Fortuna vien, prendil' a man salva;
      dinanti dico, perché direto è calva.
     
      6. Se voi star sano osserva questa normanon mangiar sanza voglia, e cena leve,
      mastica bene, e quel che in te ricevesia ben cotto e di semplice forma.
     
      Chi medicina piglia mal s'informa.
      Guarti dall'ira e fuggi l'aria grieve;
      su diritto sta, quando da mensa leve;
      di mezzogiorno fa che tu non do[r]ma.
     
      El vin sia temperato, poco e spesso,
      non for di pasto né a stomaco voto;
      non aspectar né indugiare il cesso;
     
      se fai esercizio sia di picciol moto.
      Col ventre resuppino e col capo depressonon star, e sta coperto ben di notte;
     
      el capo ti posa e tien la mente lieta.
      Fuggi lussuria e attienti alla dieta.
     
      7. Chi perde il tempo e virtù non acquistaquanto più pens' e l'animo più s'attrista.
     
      8. Virtù non ha ni poterebbe avere, chi lassa onore per acquistare avere.
     
      9. Non vale fortuna a chi non s'affatica;
      perfetto don non s'ha senza gran pena;
      colui si fa felice che vertù investiga.


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Scritti letterari
di Leonardo da Vinci
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