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      195. Della prospettiva de' colori. 80
      196. Del colore che non si muta in varie grossezze d'aria. 81
      197. Se i colori varî possono parere di una uniforme oscurità mediante una medesima ombra. 81
      198. Della causa de' perdimenti de' colori e figure de' corpi mediante le tenebre che paiono e non sono. 81
      199. Come nessuna cosa mostra il suo vero colore, se essa non ha lume da un altro simil colore. 81
      200. De' colori che si dimostrano variare dal loro essere mediante i paragoni de' loro campi. 82
      201. Della mutazione de' colori trasparenti dati o misti sopra diversi colori con la loro diversa relazione. 82
      202. Qual parte di un medesimo colore si dimostra piú bella in pittura. 82
      203. Come ogni colore che non lustra è piú bello nelle sue parti luminose che nelle ombrose. 82
      204. Dell'evidenza de' colori. 82
      205. Qual parte del colore ragionevolmente deve esser piú bella. 83
      206. Come il bello del colore dev'essere ne' lumi. 83
      207. Del color verde fatto dalla ruggine di rame. 83
      208. Aumentazione di bellezza nel verderame. 83
      209. Della mistione de' colori l'uno con l'altro, la qual mistione si estende verso l'infinito. 83
      210. Della superficie d'ogni corpo ombroso. 84
      211. Qual è la superficie piú ricettiva di colori. 84
      212. Qual parte del corpo si tingerà piú del colore del suo obietto. 84
      213. Qual parte della superficie de' corpi si dimostrerà di piú bel colore. 84
      214. Delle incarnazioni de' volti. 84
      215. Modo per ritrarre di rilievo e preparare la carta per questo. 85
      216. Della varietà di un medesimo colore in varie distanze dall'occhio.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416