121
387. Perché quello che vuol ficcare tirando il ferro in terra, alza la gamba opposita incurvata. 122
388. Ponderazione de' corpi che non si muovono. 122
389. Dell'uomo che posa sopra i suoi due piedi, che dà di sé piú peso all'uno che all'altro. 122
390. De' posati delle figure. 122
391. Della ponderazione dell'uomo nel fermarsi sopra i suoi piedi. 123
392. Del moto locale piú o meno veloce. 123
393. Degli animali da quattro piedi, e come si muovono. 123
394. Delle corrispondenze che ha la metà dell'uomo con l'altra metà. 123
395. Come nel saltare dell'uomo in alto vi si trovano tre moti. 123
396. Che è impossibile che una memoria riserbi tutti gli aspetti e le mutazioni delle membra. 123
397. Delle prime quattro parti che si richiedono alla figura. 124
398. Discorso sopra il pratico. 124
399. Della pratica cercata con gran sollecitudine dal pittore. 124
400. Del giudicare il pittore le sue opere e quelle d'altrui. 125
401. Del giudicare il pittore la sua pittura. 125
402. Come lo specchio è il maestro de' pittori. 125
403. Come si deve conoscere una buona pittura e che qualità deve avere per essere buona. 126
404. Come la vera pittura stia nella superficie dello specchio piano. 126
405. Qual pittura è piú laudabile. 126
406. Qual è il primo obietto intenzionale del pittore. 126
407. Quale è piú importante, nella pittura, o le ombre o i loro lineamenti. 126
408. Come si deve dare il lume alle figure. 127
409. Dove deve star quello che risguarda la pittura. 127
410. Come si deve porre alto il punto.
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