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      165. De' riflessi.
     
      1° Le superficie de' corpi partecipano piú de' colori di quegli obietti i quali riflettono in lui la sua similitudine infra angoli piú eguali.
      2° De' colori degli obietti che riflettono le sue similitudini nelle superficie degli anteposti corpi infra angoli eguali, quello sarà piú potente il quale avrà il suo raggio riflesso di piú breve lunghezza.
      3° Infra i colori degli obietti che si riflettono infra angoli eguali, e con egual distanza nella superficie de' contrapposti corpi, quello sarà piú potente che sarà di piú chiaro colore.
      4° Quell'obietto riflette piú intensamente il suo colore nell'anteposto corpo, il quale non ha intorno a sé altri colori che della sua specie.
     
     
      166. Riflessione.
     
      Ma quel riflesso sarà di piú confuso colore, che da varî colori d'obietti è generato.
      Quel colore che sarà piú vicino al riflesso, piú tingerà di sé esso riflesso, e cosí di converso.
      Adunque tu, pittore, fa di operare ne' riflessi dell'effigie delle figure il colore delle parti de' vestimenti che sono presso alle parti delle carni che loro sono piú vicine, ma non separare con troppa loro pronunziazione, se non bisogna.
     
     
      167. De' colori de' riflessi.
     
      Tutti i colori riflessi sono di manco luminosità che il lume retto, e tal proporzione ha il lume incidente col lume riflesso, quale è quella che hanno infra loro le luminosità dalle loro cause.
     
     
      168. De' termini de' riflessi nel loro campo.
     
      Il termine de' riflessi nel campo piú chiaro di esso riflesso sarà causa che tale riflesso terminerà in campo piú oscuro di lui; allora esso riflesso sarà sensibile, e tanto piú si farà evidente, quanto tal campo sarà piú oscuro, e cosí di converso.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416

   





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