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      Se quel punto è nero, che sta nella luce, è perché egli è pieno d'un umore trasparente a guisa d'aria, e fa l'ufficio che farebbe un buco fatto in un'asse, che a riguardarlo par nero, e le cose vedute per l'aria chiara e scura si confondono nell'oscurità.
     
     
      454. Perché l'uomo visto a certa distanza non è conosciuto.
     
      La prospettiva diminuita ci dimostra, che quanto la cosa è piú lontana, piú si fa piccola. E se tu riguarderai un uomo che sia distante da te una balestrata, e ti parrà la finestra di una piccola agucchia appresso all'occhio, potrai vedere per quella molti uomini mandare le loro similitudini all'occhio, e in un medesimo tempo tutte capiranno in detta finestra. Adunque, se l'uomo lontano una balestrata manda la sua similitudine all'occhio, che occupa una piccola parte di una finestra d'agucchia, come potrai tu in sí piccola figura scorgere o vedere il naso, o bocca, od alcuna particola di esso corpo? E non vedendosi, non potrai conoscere l'uomo che non mostra le membra, le quali fanno gli uomini di diverse forme.
     
     
      455. Quali sono le parti che prima si perdono di notizia ne' corpi che si rimuovono dall'occhio, e quali piú si conservano.
     
      Quella parte del corpo che si rimuove dall'occhio è quella che meno conserva la sua evidenza, la quale è di minor figura. Questo accade ne' lustri de' corpi sferici o colonnali, e nelle membra piú sottili de' corpi, come il cervo, che prima si rimane di mandar all'occhio le specie, ovvero similitudini delle sue gambe e corna che il suo busto, il quale, per esser piú grosso, piú si conserva nelle sue specie.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416