Le ombre de' corpi generate dal rossore del sole vicino all'orizzonte sempre saranno azzurre; e questo nasce per l'undecima, dove si dice: la superficie di ogni corpo opaco partecipa del colore del suo obietto. Adunque, essendo la bianchezza della parete privata al tutto d'ogni colore, si tinge del colore de' suoi obietti, i quali sono in questo caso il sole ed il cielo, perché il sole rosseggia verso la sera, ed il cielo dimostra azzurro; e dove è l'ombra non vede il sole, per l'ottava delle ombre, che dice: il luminoso non vede mai le ombre da esso figurate; e dove in tal parete non vede il sole, quivi è veduto dal cielo; adunque per la detta undecima, l'ombra derivativa avrà la percussione nella bianca parete di colore azzurro, ed il campo d'essa ombra veduto dal rossore del sole parteciperà del color rosso.
463. Dove è piú chiaro il fumo.
Il fumo veduto infra il sole e l'occhio sarà chiaro e lucido piú che alcun'altra parte del paese dove nasce; il medesimo fanno la polvere e la nebbia, le quali, se tu sarai ancora infra il sole e loro, ti parranno oscure.
464. Della polvere.
La polvere che si leva per il corso d'alcun animale, quanto piú si leva, piú è chiara, e cosí piú è oscura, quanto meno s'innalza, stante essa infra il sole e l'occhio.
465. Del fumo.
Il fumo è piú trasparente ed oscuro inverso gli estremi delle sue globulenze che inverso i loro mezzi.
Il fumo si muove con tanto maggiore obliquità, quanto il vento suo motore è piú potente.
Sono i fumi di tanti varî colori, quante sono le varietà delle cose che li generano.
| |
|