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      503. De' fumi delle città.
     
      I fumi sono veduti meglio e piú spediti nelle parti orientali che nelle occidentali, stando il sole all'oriente; e questo nasce per due cause:
      La prima è che il sole traspare co' suoi raggi nelle particole di tal fumo, e le rischiara e le fa evidenti;
      La seconda è che i tetti delle case veduti all'oriente in tal tempo sono ombrosi, perché la loro obliquità non può essere illuminata dal sole.
      Ed il simile accade nella polvere, e l'una e l'altra è tanto piú luminosa, quanto essa è piú densa, ed è piú densa inverso il mezzo.
     
     
      504. Del fumo e della polvere.
     
      Stando il sole all'oriente, il fumo delle città non sarà veduto all'occidente, perché esso non è veduto penetrato dai raggi solari, né veduto in campo oscuro, perché i tetti delle case mostrano all'occhio quella medesima parte che si mostra al sole, e per questo campo chiaro tal fumo poco si vede.
      Ma la polvere in simile aspetto si dimostra oscura piú che il fumo, per esser essa di materia piú densa che il fumo, ch'è materia umida.
     
     
      505. Precetto di prospettiva in pittura.
     
      Quando tu non conoscerai varietà di chiarezza o di oscurità infra l'aria, allora la prospettiva delle ombre sarà scacciata dalla tua imitazione, e solo ti hai a valere della prospettiva della diminuzione de' corpi e della prospettiva del diminuire dei colori e del diminuire delle cognizioni delle cose all'occhio contrapposte; e questa tal operazione fa parere una medesima cosa piú remota, cioè la perdita della cognizione della figura di qualunque obietto.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416