Le pieghe de' panni che circondano le membra debbono diminuire della loro grossezza inverso gli estremi della cosa circondata.
532. Delle pieghe.
La lunghezza delle pieghe che sono piú strette alle membra debbono aggrinzarsi da quel lato dove il membro per le sue piegature diminuisce e tirarsi dall'opposita parte di essa piegatura.
Parte quinta
DELL'OMBRA E LUME, E DELLA PROSPETTIVA
533. Che cosa è ombra.
L'ombra, nominata per il proprio suo vocabolo, è da esser chiamata alleviazione di lume applicato alla superficie de' corpi, della quale il principio è nel fine della luce, ed il fine è nelle tenebre.
534. Che differenza è da ombra a tenebre.
La differenza che è da ombre a tenebre è questa, che l'ombra è alleviamento di luce, e tenebre è integralmente privamento di essa luce.
535. Da che deriva l'ombra.
L'ombra deriva da due cose dissimili l'una dall'altra, imperocché l'una è corporea, e l'altra spirituale: corporea è il corpo ombroso, spirituale è il lume; adunque lume e corpo son cagione dell'ombra.
536. Dell'essere dell'ombra per sé.
L'ombra è della natura delle cose universali, che tutte sono piú potenti nel principio, e inverso il fine indeboliscono: dico nel principio di ogni forma e qualità evidente ed inevidente, e non delle cose condotte di piccol principio in molto accrescimento dal tempo, come sarebbe una gran quercia che ha debole principio per una piccola ghianda; anzi dirò la quercia essere piú potente al nascimento, ch'essa fa della terra, cioè nella maggiore sua grossezza; adunque le tenebre sono il primo grado dell'ombra, e la luce è l'ultimo.
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