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      563. Dell'ombra derivativa, la quale è molto piú tarda che l'ombra primitiva.
     
      È possibile ancora che l'ombra derivativa sia molto piú tarda che l'ombra primitiva. Provasi, e sia
     
      che il corpo ombroso bc si muova sopra il piano ne tutto lo spazio ce, e che la sua ombra derivativa sia nella contrapposta parete de; dico che l'ombra primitiva bc si muoverà tutto lo spazio bd, che l'ombra derivativa non si partirà del de.
     
     
      564. Dell'ombra derivativa che sarà eguale all'ombra primitiva.
     
      Il moto dell'ombra derivativa sarà eguale al moto dell'ombra primitiva quando il luminoso, causatore dell'ombra, sarà di moto eguale al moto del corpo ombroso, o vuoi dire dell'ombra primitiva, altrimenti è impossibile; perché chi cammina per ponente dalla mattina alla sera avrà la prima parte del dí l'ombra piú tarda, andando innanzi al camminante, che non è esso camminatore; e nell'ultima metà del dí l'ombra sarà molto piú veloce al fuggire indietro, che il corpo ombroso ad andare innanzi.
     
     
      565. Dell'ombra derivativa remota dall'ombra primitiva.
     
     
     
      I termini dell'ombra derivativa saranno piú confusi, i quali saranno piú distanti all'ombra primitiva. Provasi, e sia ab luminoso; è cd l'ombroso primitivo, ed ed è la semplice ombra derivativa, e cge è il termine confuso di essa ombra derivativa.
     
     
      566. Natura ovvero condizione dell'ombra.
     
      Nessuna ombra è senza riflesso, il quale riflesso l'aumenta o la indebolisce; e quella riflessione l'aumenta, la quale nasce da cosa oscura piú di essa ombra; e quell'altra riflessione la indebolisce, ch'è nata da cosa piú chiara di essa ombra.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416