Sia lo sferico g messo nella concavità bcef, ed il lume particolare sia a, il quale percuote in b e riflette in d, e risalta con la seconda riflessione nello sferico g, il quale aduna parte dell'ombra semplice nell'angolo e, che non vede né il lume incidente né il lume riflesso di nessun grado di riflessione. Adunque l'ombra dello sferico riceve la riflessione dall'ombra semplice e, e per questo è detta ombra semplice.
575. Delle tre varie figure delle ombre derivative.
Tre sono le varietà delle ombre derivative, delle quali l'una è larga nel suo nascimento, e quanto piú si rimuove da tal principio, piú si ristringe; la seconda osserva infinita lunghezza colla medesima lunghezza del suo nascimento; la terza è quella che in ogni grado di distanza dopo la larghezza del suo nascimento acquista gradi di larghezza.
576. Varietà di ciascuna delle dette tre ombre derivative.
Dell'ombra derivativa nata da corpo ombroso minore del corpo che l'illumina, quella sarà piramidale, e tanto piú corta, quanto essa sarà piú vicina al corpo luminoso; ma la parallela in tal caso non si varia; ma la dilatabile tanto piú si allarga quanto piú si avvicina al suo luminoso.
577. Che le ombre derivative sono di tre nature.
Le ombre derivative sono di tre nature, delle quali l'una è dilatabile, l'altra colonnale, la terza concorrente al sito dell'intersecazione de' suoi lati; i quali dopo tale intersecazione sono d'infinita larghezza, ovvero rettitudine; e se tu dicessi tale ombra esser terminata nell'angolo della
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