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      583. Dell'ombra derivativa composta.
     
      L'ombra derivativa composta è di due sorta, cioè colonnale e dilatabile.
     
     
      584. Se l'ombra può esser veduta per l'aria.
     
      L'ombra sarà veduta per l'aria caliginosa o polverosa, e questo ci si mostra quando il sole penetra per gli spiracoli in luoghi oscuri, che allora si vede l'ombra interposta infra i due o piú raggi solari che passano infra detti spiracoli.
     
     
      585. Se l'ombra derivativa è piú oscura in un luogo che in un altro.
     
      L'ombra derivativa sarà tanto piú oscura, quanto essa sarà piú vicina al suo corpo ombroso, ovvero piú vicina alla sua ombra primitiva; e questo nasce perché i suoi termini sono piú noti nel nascimento che nelle parti remote da tal nascimento.
     
     
      586. Quale ombra derivativa mostrerà i suoi termini piú noti.
     
      Quell'ombra derivativa mostrerà i termini della sua percussione piú noti, della quale il corpo ombroso sarà piú distante dal corpo luminoso.
     
     
     
     
      587. In quanti modi principali si trasforma la percussione dell'ombra derivativa.
     
      La percussione dell'ombra derivativa ha due varietà, cioè diretta ed obliqua: la diretta è sempre minore in quantità dell'obliqua, la quale si può estendere inverso l'infinito.
     
     
      588. In quanti modi si varia la quantità della percussione dell'ombra coll'ombra primitiva.
     
     
     
      L'ombra, ovvero la percussione dell'ombra, si varia in tre modi, per le tre dette sorta di sopra, cioè congregabile, disgregabile ed osservata: la disgregabile ha maggiore la percussione che l'ombra primitiva; l'osservata ha sempre eguale la percussione all'ombra primitiva; la congregabile fa di due sorta percussioni, cioè una nella congregabile e l'altra nella disgregabile; ma la congregabile ha sempre minore la percussione dell'ombra che l'ombra primitiva, e la sua parte disgregabile fa il contrario.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416