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      592. Qual campo renderà le ombre piú oscure.
     
     
     
      Infra le ombre di eguale oscurità quella si dimostrerà piú oscura, la quale si genera in campo di maggiore bianchezza; seguita che quella parrà meno oscura, che sarà in campo piú oscuro. Provasi in una medesima ombra, perché la sua parte estrema, che da una parte confina col campo bianco, pare oscurissima, e dall'altra parte dov'essa confina con sé medesima, pare di poca oscurità. E sia l'ombra dell'obietto bd fatta sopra dc, la quale par piú nera in nc, perché confina col campo bianco ce, che in nd, che confina col campo oscuro nc.
     
     
      593. Dove sarà piú oscura l'ombra derivativa.
     
      Quell'ombra derivativa sarà di maggiore oscurità la quale sarà piú vicina alla sua causa, e quelle che sono remote si faranno piú chiare.
      Quell'ombra sarà piú spedita e terminata, che sarà piú vicina al suo nascimento, e manco spedita è la piú remota.
      L'ombra si dimostra piú oscura inverso gli estremi che inverso il mezzo suo.
     
     
      594. Delle ombre.
     
      Mai l'ombra avrà la vera similitudine del dintorno del corpo donde nasce, ancora che fosse sferica, se il lume non sarà della figura del corpo ombroso.
      Se il lume è di lunga figura, la qual lunghezza si estenda in alto, le ombre de' corpi da quello illuminate si estenderanno in latitudine.
      Se la lunghezza del lume sarà trasversale, l'ombra del corpo sferico si farà lunga nella sua altezza; e cosí per qualunque modo si troverà la lunghezza del lume, sempre l'ombra avrà la sua lunghezza in contrario intersecata ad uso di croce colla lunghezza del lume.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416