Quando il lume che passa per spiracolo di lunga e stretta figura percuoterà l'obietto ombroso di figura e situazione simile a sé, allora l'ombra avrà la figura dell'obietto ombroso. Provasi, e sia lo spiracolo donde penetra il lume nel luogo oscuro ab, e l'obietto colonnale di figura eguale e simile alla figura dello spiracolo sia cd, ed ef sia la percussione del raggio ombroso del detto obietto cd; dico tale ombra non poter essere maggiore, né ancora minore di esso spiracolo in alcuna distanza, essendo il lume condizionato nel predetto modo. E questo resta provato per la quarta di questo, che dice che tutti i raggi ombrosi e luminosi sono rettilinei.
615. Che le ombre debbono sempre partecipare del colore del corpo ombroso.
Nessuna cosa pare della sua naturale bianchezza, perché i siti ne' quali essa è veduta la rendono all'occhio tanto piú o men bianca, quanto tal sito sarà piú o meno oscuro; e questo c'insegna la luna, che di giorno ci si mostra nel cielo di poca chiarezza e la notte con tanto splendore, ch'essa ci rende di sé il simulacro del sole e del giorno col suo scacciar delle tenebre. E questo nasce da due cose: e prima è il paragone che in sé ha natura di mostrare le cose tanto piú perfette nelle specie de' loro colori, quanto esse sono piú disformi; la seconda è che la pupilla è maggiore la notte che il giorno, com'è provato; e maggiore pupilla vede un corpo luminoso di maggior quantità e di piú eccellente splendore che la pupilla minore, come prova chi guarda le stelle per un piccolo foro fatto nella carta.
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